Le piante da sovescio
Le più adatte e le loro proprietà

Agrimec Srl

Il sovescio è una pratica agricola che consiste nell'interrare una o più specie erbacee spontanee o coltivate appositamente con lo scopo di migliorare il suolo, apportando sostanza organica, azoto e altri elementi nutritivi. Si effettua nei periodi in cui il terreno rimarrebbe nudo, senza coltivazioni, come l'autunno o l'inverno.

Possiamo dire che il sovescio è una pratica antica ma sempre molto attuale ed efficacie, soprattutto per chi vuole coltivare in modo biologico e sostenibile. Infatti, tramite il sovescio si va a rigenerare il suolo senza ricorrere all'uso di sostanze chimiche o all’esecuzione di lavorazioni invasive. Ciò garantisce il massimo rispetto della terra e una maggiore resa e qualità delle colture.

I vantaggi del sovescio


Il sovescio ha numerosi vantaggi per il terreno e per le colture successive:

•migliora la struttura del suolo, rendendolo più soffice, poroso e permeabile all'acqua e all'aria

•aumenta la fertilità del suolo, grazie alla decomposizione delle piante interrate che rilasciano azoto e altri elementi nutritivi

•previene l'erosione del suolo, causata da piogge intense o venti forti, mantenendolo coperto da una vegetazione protettiva

•tiene sotto controllo le erbe infestanti, impedendo loro di crescere e competere con le colture

•favorisce la biodiversità, ospitando insetti utili e batteri simbionti che fissano l'azoto atmosferico.

Cos'è il sovescio


Per prima cosa si prepara il terreno con una leggera lavorazione giusto per creare il letto di semina. Si seminano, poi, le piante prescelte, a spaglio o a file, a seconda della varietà – si possono usare singole specie o miscugli di semi, in modo che le varie piante combinino le loro proprietà benefiche.

Dopo la semina si pratica una delicata annaffiatura, ricordando che è bene mantenere costante una moderata umidità durante tutta la crescita delle piante da sovescio.
Il loro taglio avviene nel momento in cui raggiungono più o meno la fase della fioritura; prima dell’interramento ad una profondità massima di 10-15 cm, vanno lasciate leggermente a disidratare a contatto con l’aria – un paio di giorni sono sufficienti. Il tutto deve svolgersi poco prima di coltivare il terreno con le colture ad esso destinate – circa un mese prima, in modo che le piante, decomponendosi, abbiano modo di rilasciare le sostanze benefiche per il suolo.

Le piante più adatte al sovescio


Per effettuare il sovescio si possono utilizzare diverse specie di piante, a seconda delle caratteristiche del terreno, del clima e delle colture successive. Quelle usate più comunemente sono:

• leguminose: trifoglio, lupino, fava, veccia, lupinella, soia, lenticchie, piselli, fagioli; sono le piante da sovescio più usate e più efficaci per fornire azoto al suolo e aumentarne la fertilità

• graminacee: avena, segale, orzo, sorgo. Queste piante apportano carbonio e materia organica al suolo, migliorandone la struttura e la capacità di trattenere l'umidità. Sono spesso usate in miscuglio con le leguminose, per creare un equilibrio tra azoto e carbonio

• crucifere: senape, colza, ravizzone, che sono in grado di ridurre la presenza di nematodi nel suolo – parassiti delle radici delle colture; hanno anche una funzione di arieggiamento del terreno, grazie alle loro radici profonde e robuste

• altre piante: facelia, grano saraceno. Queste piante permettono di effettuare il sovescio in tempi molto brevi avendo un ciclo di 40-60 giorni.

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