Potatura olivo
Come e quando

Agrimec Srl

La potatura è una delle operazioni più importanti e delicate in agricoltura. La potatura dell’olivo, naturalmente, non fa eccezione.
Proprio da questa attività dipende il futuro delle piante, la loro salute, la qualità e il volume della loro produzione di frutti e, di conseguenza il raccolto.
Come e quando si effettua la potatura dell’olivo? Partiamo facendo una distinzione fondamentale. Esistono due tipologie di potatura: quella di allevamento e quella di produzione.

La potatura di allevamento


La potatura di allevamento è quella che si effettua subito dopo la messa a dimora della pianta e consiste in operazioni di taglio che servono ad impostare la forma della chioma.
Sai che se si lasciasse crescere un olivo spontaneamente prenderebbe più la forma di un cespuglio disordinato piuttosto che di un albero? Per questo motivo si interviene con la potatura di allevamento – questo faciliterà la gestione futura della pianta e la raccolta delle olive.
Nel nostro Paese esistono molti tipi di potatura di allevamento, che variano in base alle zone, alle tradizioni, alle varietà coltivate e alle condizioni pedoclimatiche locali. Le principali e più adottate forme di allevamento sono a vaso, a vaso policonico, a cespuglio, a globo, a palmetta libera, a vaso cespugliato, a cespuglio allungato, a cespuglio allargato e a siepone.

La potatura di produzione


Trascorsa la fase di allevamento, quando la pianta è matura e produttiva, la potatura diviene di produzione. Dal nome si capisce quale sia la sua funzione, ovvero garantire la salute e la produttività degli olivi. Grazie ad essa si mantiene una chioma equilibrata, si regola l’accrescimento dei rami, si rinnovano le formazioni fruttifere, si fa in modo che luce e aria penetrino agevolmente fra le fronde e si tiene sotto controllo il fenomeno dell’alternanza di produzione.
La potatura di produzione si effettua due volte l’anno: la potatura secca, che si fa in inverno, dopo la raccolta e la potatura verde, che si fa in estate per eliminare polloni e succhioni, inutili ai fini della produzione.
Lo scopo è concentrare l’attenzione sui rami che devono portare i frutti. La pianta fruttifica sui rami dell’anno precedente, che, quindi, vanno selezionati attentamente durante la potatura, garantendo un ringiovanimento costante di anno in anno dei rami fruttiferi.

Le potature straordinarie


In casi specifici ed eccezionali, si praticano potature straordinarie. Ad esempio quella di ringiovanimento, nel caso si vogliano recuperare piante abbandonate, oppure quella di riforma, se c’è necessità di cambiare l’intera conformazione delle piante, oppure ancora la slupatura, ovvero l’intervento per risanare le piante colpite dalla carie, detta anche lupa, una malattia che provoca la morte del legno.


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