Potare l’olivo
Le differenti tecniche

Agrimec Srl

La potatura dell’olivo è una pratica fondamentale per far si che le piante continuino ad essere produttive negli anni ma va fatta nel modo corretto, senza stravolgere la pianta stessa e seguendo quindi la naturale crescita della chioma.
La potatura in alcuni casi è anche fondamentale per evitare che le piante di olivo crescano troppo andando magari a creare problemi nel passaggio di macchinari per la lavorazione del terreno; l’olivo infatti, se lasciato crescere naturalmente può arrivare ad avere chiome maestose che in alcuni possono dare fastidio anche al passaggio di auto (se si trovano sul ciglio della strada) o mezzi agricoli. In alcuni casi la potatura non basta più ed è necessario trapiantare la pianta in altra zona più adatta; in questo caso è necessario affidarsi a persone esperte oltre che scegliere il giusto escavatore con benne adatte al lavoro.

Forme di allevamento dell’olivo


Per non arrivare a questi punti quindi è importante mantenere le nostre piante di olivo della forma e delle dimensioni giusti. Esistono varie tipologie di potatura o meglio forme di allevamento. La più diffusa è sicuramente quella del vaso policonico ma, a seconda delle esigenze (e dei gusti) possiamo scegliere anche il cespuglio o il monocono e molte altre. Vediamole insieme.

Il vaso policonico


Esistono differenti forme di allevamento dette “a vaso”, tutte caratterizzate dalla presenza di un tronco unico con la chioma aperta a formare un vaso. Si tratta di una tecnica molto interessante che permette di preservare un rapporto ottimale fra chioma e superficie fogliaria. Il “vaso policonico” è sicuramente la tecnica più utilizzata. Caratterizzata dalla presenza di un tronco singolo con altezza variabile; da questo partono le branche primarie che solitamente variano da tre a sei e ognuna di queste deve avere la forma di un cono. In questo modo di vengono a creare varie chiome tutte con una punta ben distinta che permette di far arrivare la luce a tutti i rami.

Questo tipo di allevamento permette di ottenere ottime produzioni e facilita sia la raccolta manuale che meccanica ma è importante potare costantemente negli anni per mantenere la pianta della giusta forma.

Monocono


Se vogliamo optare per questa tipologia di potatura dobbiamo pensare a una pianta con un tronco ben visibile i cui rami iniziano da un metro di altezza e le branche si inseriscono sul tronco in modo perpendicolare andando a creare un vero e proprio cono. Non è facile mantenere questo tipo di allevamento in quanto si discosta molto dalla naturale forma dell’olivo che cercherà sempre di ritrovare il suo naturale modo di crescere. È quindi necessario potare spesso.

Vaso cespugliato


In questo caso il tronco o non è presente o è tenuto molto molto basso andando a far crescere invece i polloni in modo che diventino branche. È un tipo di allevamento utilizzato soprattutto in caso di piante danneggiate dal gelo perché è possibile recuperare l’albero invece di tagliarlo del tutto. La chioma poi, una volta cresciuta, può essere gestita come si preferisce, anche come un vaso policonico. Questo tipo di allevamento facilita enormemente le operazioni di potatura e cura della pianta grazie alle sue dimensioni ridotte che agevolano anche la raccolta manuale. Di contro non è possibile utilizzare uno scuotitore.

Cespuglio


Questa tipologia di allevamento è molto “naturale” in quanto segue la naturale forma cespugliosa dell’albero di olive che viene lasciato crescere liberamente.
Non si va quindi ad effettuare potatura di allevamento se non per eliminare succhioni particolarmente sviluppati che andrebbero a disequilibrare la chioma.
È però necessario intervenire in modo anche importante dopo alcuni anni dall’entrata in produzione. Questo perché ad un certo punto la fitta chioma non permette più alla luce di entrare e quindi la produzione viene limitata. Sarà quindi necessario intervenire anche tagliando il cespuglio alla base per ricreare una nuova chioma.

Globo


Anche questa forma di allevamento si inserisce su un tronco singolo come il vaso policonico, a differenza di questa tecnica però, nel globo, l’interno della pianta non è vuoto ma ricco di rami e va quindi scelto nel caso in cui le pianti si trovino in un ambiente molto luminoso.
Fra i contro si questo tipo di potatura troviamo la produzione delle olive che si concentra nella parte esterna della pianta e la necessità di potare frequentemente per contenere la chioma.

Monocaule a chioma libera


Pensato soprattutto per aziende molto grandi, questo tipo di allevamento permette la raccolta meccanica limitando gli interventi di potatura. Consiste nel lasciare il tronco singolo (a cui si può agganciare lo scuotitore) e lasciare che la chioma cresca seguendo la sua natura andando solo a sfoltire in determinate zone troppo dense o eliminando rami troppo grandi.
Da tenere presente che questo tipo di potatura non permette una crescita regolare delle chiome che pertanto possono non essere esteticamente belle.

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