Tipi di benne agricole
Caratteristiche e usi principali

Agrimec Srl

Nel lavoro agricolo, la benna è uno degli attrezzi più versatili e utilizzati. Se ne vedono montate su pale, telescopici, minipale e persino su trattori dotati di caricatore frontale. Ma dire semplicemente “benna” è riduttivo: ne esistono molte varianti, ognuna pensata per un impiego preciso, con caratteristiche tecniche che ne determinano l’efficacia. Conoscere i principali tipi di benne agricole e saperne valutare le differenze è fondamentale per scegliere l’attrezzo giusto in funzione del materiale da movimentare e del tipo di lavoro da svolgere.


Benna multiuso: la più diffusa nelle aziende agricole
La benna multiuso – chiamata anche “benna universale” – è quella che si trova più frequentemente nelle aziende agricole. Ha una forma semplice, aperta frontalmente, adatta a movimentare materiali di diversa natura: letame, compost, terra, sabbia, granaglie. La sua versatilità è il suo punto di forza. Tuttavia, proprio per questa sua natura generica, non sempre è la scelta più efficiente quando il lavoro diventa specialistico. Va bene per tutto, ma non eccelle in nulla.


Benna per letame: robustezza e capacità di scarico
Quando si tratta di gestire il letame, l’umidità e la compattezza del materiale richiedono una benna progettata appositamente. Queste benne sono generalmente più alte, con una forma che favorisce il carico anche di masse poco coese. I materiali fangosi o pesanti tendono ad aderire alle superfici, quindi spesso si preferiscono fondi inclinati o scarichi facilitati per evitare che il materiale resti attaccato. Inoltre, sono benne rinforzate, perché il carico di letame può diventare molto pesante. In alcuni casi, sono dotate di denti frontali per agevolare il distacco del materiale dalla platea.


Benna a forca o benna grigliata: ideale per insilati e materiali leggeri
Le benne a forca, o “grigliate”, sono pensate per movimentare materiali voluminosi ma leggeri, come l’insilato o il fieno compattato. Hanno una struttura aperta, con rebbi o piastre distanziate, che permettono al materiale più fine, come terra o polvere, di cadere, lasciando nella benna solo la parte utile. Questo tipo di benna è molto usata anche per setacciare materiali agricoli misti o per raccogliere sfalci da pulizia dei pascoli. Non è adatta a materiali pesanti o umidi, ma è estremamente efficiente quando si lavora con masse voluminose e asciutte.


Benna mordente: precisione e controllo
Questa variante, spesso montata su caricatori frontali o pale telescopiche, è dotata di una ganascia mobile che si apre e si chiude, consentendo di afferrare il materiale con precisione. È la scelta ideale per chi deve caricare balle, rami, sfalci, scarti vegetali o mucchi non compatti. Il vantaggio principale è il controllo: si può prendere il materiale senza spargerlo, con un’azione mirata che evita sprechi e mantiene l’area di lavoro più pulita. È molto utilizzata anche in contesti misti, dove si passa rapidamente da una lavorazione all’altra.


Benna ad alto ribaltamento: per carichi leggeri ma molto voluminosi
Alcune aziende agricole, soprattutto quelle che trattano materiali come la crusca, il mais secco o altri prodotti sfusi leggeri, utilizzano benne ad alto ribaltamento. Hanno una geometria particolare che consente di scaricare il materiale a una maggiore altezza rispetto al punto d’attacco. Questo permette, ad esempio, di caricare agevolmente rimorchi con sponde alte o silos. Sono benne pensate per materiali poco densi, in modo da garantire un buon volume di carico senza compromettere la stabilità della macchina.



La scelta giusta inizia dalla funzione
Ogni tipo di benna ha un suo ruolo preciso. La scelta non deve mai basarsi solo sul prezzo o sulla disponibilità immediata, ma sulla reale necessità operativa. Utilizzare una benna inadatta significa, nella migliore delle ipotesi, rallentare il lavoro; nella peggiore, rischiare danni all’attrezzatura o inefficienze che si traducono in costi aggiuntivi. Capire le differenze tra le varie tipologie, conoscere i propri materiali, valutare le condizioni di lavoro e le caratteristiche della macchina su cui sarà montata sono tutti elementi che devono guidare la decisione.


Un attrezzo semplice, ma strategico
La benna è spesso vista come un attrezzo “secondario”, eppure incide profondamente sull’efficienza quotidiana in azienda. Saper scegliere il tipo giusto, o addirittura optare per una benna su misura, può migliorare la produttività e ridurre la fatica. È un investimento che si ripaga sul campo, ogni volta che il lavoro fila liscio e si chiude con meno sforzo. Perché anche nell’agricoltura moderna, spesso sono gli strumenti più semplici a fare la differenza.

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