La sicurezza delle benne
Norme e certificazioni da conoscere

Agrimec Srl

Le benne per macchine agricole e movimento terra sono strumenti fondamentali per molteplici operazioni e il loro utilizzo comporta il rispetto di regole e normative specifiche per la sicurezza degli operatori. Per questo è essenziale conoscere tutta la regolamentazione in materia oltre che le principali certificazioni e i requisiti di conformità richiesti in Italia e nell’Unione Europea.
In questo articolo vedremo le normative di riferimento, le certificazioni obbligatorie e le buone pratiche per l’uso sicuro delle benne in ambito agricolo e industriale.


Normative di riferimento
Le benne devono rispettare una serie di norme europee e nazionali che regolano la progettazione, la produzione e l’uso in sicurezza. Le principali norme di riferimento sono:

• Direttiva Macchine 2006/42/CE: stabilisce i requisiti di sicurezza per tutte le attrezzature destinate all’uso con macchinari industriali e agricoli. Le benne rientrano tra gli “accessori di sollevamento” e devono quindi rispettare criteri specifici di progettazione e resistenza.

• Norma UNI EN 474-1: regolamenta i requisiti di sicurezza per le macchine movimento terra, comprese le benne. Include aspetti come la protezione dell’operatore, la stabilità della macchina e l’interazione con altri accessori.

• Norma UNI EN 13155: specifica i requisiti per gli accessori di sollevamento non fissati permanentemente, come le benne utilizzate su escavatori e pale caricatrici.

• Regolamento UE 2016/425 sui DPI: se le benne vengono utilizzate in ambienti a rischio, l’operatore deve indossare dispositivi di protezione individuale certificati – caschi, guanti, scarpe antinfortunistiche.



Marcatura CE: obbligatorietà e significato
La marcatura CE è obbligatoria per tutte le benne vendute e utilizzate in Italia e nell’UE. Questa certificazione attesta che il prodotto è stato progettato e realizzato nel rispetto delle direttive europee sulla sicurezza.
Ogni benna certificata CE deve essere in possesso di:
• una targhetta identificativa con il marchio CE, il nome del produttore e i dati tecnici essenziali
• un manuale d’uso e manutenzione con indicazioni sulle modalità di utilizzo corrette e sulla manutenzione ordinaria
• un’analisi dei rischi effettuata dal produttore per garantire la conformità ai requisiti di sicurezza


Test e certificazioni aggiuntive
Oltre alla marcatura CE, alcune benne possono ottenere certificazioni aggiuntive che ne attestano la qualità e la sicurezza:

• ISO 9001: certificazione della qualità dei processi produttivi, rilasciata alle aziende che garantiscono un controllo rigoroso della produzione

• ISO 14001: certificazione ambientale che assicura la produzione secondo criteri di sostenibilità

• Certificazione TÜV: rilasciata da enti terzi indipendenti, garantisce il rispetto di standard di sicurezza più elevati rispetto ai minimi richiesti dalle normative europee

• Collaudo statico e dinamico: test effettuati dal produttore o da enti certificatori per verificare la resistenza della benna a stress meccanici e sollecitazioni reali


Obblighi per gli operatori e la manutenzione delle benne
L’utilizzo delle benne in sicurezza non dipende solo dalla conformità alle normative, ma anche dalla corretta formazione degli operatori e dalla manutenzione periodica.

• Formazione e responsabilità dell’operatore
In Italia, l’uso di macchinari con benne è regolato dal D.Lgs. 81/08 – Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, che prevede:
• l’obbligo di formazione specifica per gli operatori che utilizzano escavatori, pale caricatrici e altri macchinari con benne
• l’uso di DPI adeguati – caschi, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali protettivi
• il divieto di modificare le benne senza l’autorizzazione del produttore, per evitare di alterarne la resistenza strutturale.

• Controlli e manutenzione periodica
Le benne devono essere sottoposte a controlli regolari per verificarne lo stato di usura e prevenire malfunzionamenti. Gli interventi di manutenzione includono:
• ispezione visiva giornaliera per rilevare segni di usura, crepe o deformazioni
• lubrificazione delle parti mobili per evitare attriti e usura precoce
• sostituzione delle lame e dei denti usurati, per mantenere l’efficienza operativa
• verifica dell’attacco rapido e dei perni per garantire la sicurezza nell’aggancio alla macchina



Sanzioni per il mancato rispetto delle norme
Il mancato rispetto delle normative di sicurezza può comportare gravi conseguenze legali ed economiche.
Secondo il D.Lgs. 81/08, le aziende che utilizzano attrezzature non conformi possono incorrere in:

• sanzioni amministrative fino a 24.000 euro per la mancata certificazione CE o l’assenza del manuale d’uso

• fermo dell’attività lavorativa in caso di gravi violazioni della sicurezza

• responsabilità penale del datore di lavoro in caso di infortuni causati da negligenza nella manutenzione o nell’uso delle attrezzature

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