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La coltivazione della vite richiede una serie di lavori che si svolgono durante tutto l'arco di un anno, seguendo il ciclo vegetativo della pianta.
In questo articolo vi presentiamo i principali lavori in vigna mese per mese in Italia, tenendo conto delle diverse varietà e zone di produzione.

Gennaio: in questo mese si effettua la potatura invernale, che consiste nel tagliare i rami secchi e quelli in eccesso per favorire lo sviluppo dei germogli e la produzione di uva. Si tratta di un'operazione delicata e importante, che influisce sulla forma e sulla resa della vite.

Febbraio: si continua la potatura invernale e si inizia la legatura dei tralci, che consiste nel fissare i rami alla struttura di sostegno per evitare che si spezzino o si intreccino tra loro.

Marzo: in questo mese si termina la legatura dei tralci e si inizia la concimazione, che consiste nell'apportare sostanze nutritive al terreno per migliorare la fertilità e la qualità dell'uva. Si possono usare concimi organici – letame, compost, ecc. – o minerali – azoto, fosforo, potassio, ecc. – a seconda delle esigenze della vite e del tipo di suolo.

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Aprile: in primavera si assiste al risveglio della vite, che inizia a germogliare e a produrre le prime foglie. Si effettuano le prime operazioni di difesa fitosanitaria, che consistono nel proteggere la pianta da malattie e parassiti che possono danneggiarla. A questo scopo si possono usare prodotti chimici, come fungicidi e insetticidi, o biologici, come, ad esempio, il bacillus thuringiensis, il rame e lo zolfo, a seconda delle normative e delle preferenze del viticoltore.

Maggio: adesso la vite entra nella fase di fioritura, che dura circa due settimane e determina il numero e la qualità dei grappoli. Si continua la difesa fitosanitaria e si effettuano le prime operazioni di diradamento, che consistono nell'eliminare i germogli in eccesso per concentrare le risorse sulla produzione di uva – potatura verde.

Giugno: in questo mese la vite completa la fioritura e inizia l'allegagione, ovvero la trasformazione dei fiori in bacche. Si continua la difesa fitosanitaria e il diradamento e si effettuano le prime operazioni di sfogliatura, che consistono nell'eliminare le foglie in eccesso o quelle che coprono i grappoli per favorire l'illuminazione e l'aerazione dell'uva.

Luglio: la vite entra adesso nella fase di invaiatura, ovvero il cambiamento di colore delle bacche da verde a rosso o giallo, a seconda della varietà. Si continua la difesa fitosanitaria e la sfogliatura e si effettuano le prime operazioni di cimatura, che consistono nel tagliare le punte dei tralci per limitare lo sviluppo vegetativo e favorire quello produttivo.

Agosto: in questo mese la vite entra nella fase di maturazione, ovvero accumula zuccheri e aromi nelle bacche. Si continua la difesa fitosanitaria e la cimatura e, laddove necessario, si effettuano le ultime operazioni di irrigazione. In alcune zone d’Italia e per alcune varietà di vite inizia la vendemmia.

Settembre: la vite raggiunge ora il punto ottimale di maturazione, che varia a seconda della varietà e della zona di produzione. Questo è il momento tradizionale in cui si effettua la vendemmia, che si può fare manualmente o con apposite macchine e si tratta di un’operazione cruciale per la qualità del vino che verrà prodotto, che dipende in parte anche dalla scelta del momento e del metodo di raccolta.

Ottobre: in questo mese, in alcune parti del Paese si svolgono ancora le ultime fasi della vendemmia, mentre in altre la vite entra già nella fase di riposo vegetativo, ovvero la sospensione delle attività vitali in vista dell'inverno. A questo punto le uniche operazioni da fare sono quelle di manutenzione del vigneto e di preparazione del terreno per l'anno successivo.

Novembre e dicembre: in questo periodo dell’anno si proseguono i lavori di manutenzione e nell’ultima fase si inizia la potatura invernale, che consiste nel selezionare quella che diventerà la parte produttiva della pianta nella nuova annata.

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