Scegliere un terreno da coltivare
Osservazioni e considerazioni

Agrimec Srl

Come si fa a scegliere un terreno da coltivare? Come fa un’azienda a decidere dove insediarsi con le sue colture? O anche solamente come si fa a scegliere il terreno migliore per coltivare un orto casalingo?
Questa scelta non è automatica, non si sceglie a caso un terreno perché vicino, perché si trova in un bel posto o perché, magari, costa poco, nel caso dovesse essere acquistato.

La scelta di un terreno da coltivare va ponderata molto attentamente, poiché da essa dipende l’intero futuro del progetto che abbiamo in mente, tanto che sia una grande azienda agricola, quanto un piccolo orto dove raccogliere le verdure fresche giorno dopo giorno.
I fattori di cui tenere conto sono molti, dai più tecnici ai meramente economici. Vediamoli insieme.


La vocazione di un terreno
Non tutti i terreni vanno bene per coltivare qualunque tipo di vegetale. Quindi, per prima cosa bisogna informarsi sulla vocazione del terreno che abbiamo adocchiato.

Il “passato” del terreno
Conoscere cosa veniva coltivato in precedenza sul terreno che abbiamo intenzione di acquistare è sempre una buona idea. Pensiamo soprattutto a chi volesse dedicarsi all’agricoltura biologica: non sarebbe un grande investimento un terreno su cui fino a pochi mesi prima sono stati utilizzanti pesticidi e diserbanti potentissimi che impiegano anche anni per essere smaltiti completamente.
È per motivi di questo tipo che, oltre alle osservazioni in loco e alle valutazioni pratiche, potrebbe essere utile rivolgersi ad un agronomo e far effettuare delle analisi di laboratorio, tanto sul terreno stesso che sulle acque che verrebbero utilizzate per l’irrigazione.

L’accessibilità per i mezzi da lavoro
Fra i fattori più pratici, questo è in grado di influenzare molto il prezzo dell’appezzamento di terreno.
Un terreno in pianura, facilmente accessibile e lavorabile, grossi vantaggi questi, sicuramente costerà di più di uno posto in una posizione impervia.
Qui la scelta dipende dalle priorità al momento dell’investimento.

La logistica
Da non sottovalutare nemmeno l’aspetto logistico: se il terreno perfetto per le tue esigenze è a 100 km, probabilmente una parte ingente del possibile profitto verrebbe annullata solo dagli spostamenti. Le distanze, purtroppo, vanno ben considerate fra le spese.

Lo stato di partenza
Spesso i terreni in vendita sono lasciati nella completa incuria da parte dei proprietari. Da un lato può anche essere un bene, poiché si è sicuri che il terreno è stato a lungo a riposo; ma, allo stesso tempo, ci sono da mettere in conto le spese per riportarlo alla normalità.
Questo fattore va assolutamente preso in considerazione assieme alla spesa per l’acquisto.

Presenza di strutture
Come ci si comporta se sul terreno che ci interessa sono presenti delle strutture accessorie, come, ad esempio, capannoni, casolari, ecc.?
Dipende dal loro stato: un terreno con strutture di questo tipo in buono stato avrà un costo sicuramente maggiore ma, allo stesso tempo, potrebbe trattarsi di un buon investimento aggiuntivo; se, al contrario, si tratta di ruderi, allora si può tirare persino sul prezzo del terreno, considerando che se ci fosse bisogno di costruire ci saranno delle ulteriori spese da affrontare.

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